Le farmacie non sono più soltanto luoghi di dispensazione del farmaco, ma presìdi sanitari di prossimità chiamati a svolgere un ruolo sempre più attivo nella prevenzione, nell’educazione alla salute e nell’accompagnamento del cittadino lungo percorsi di cura appropriati.
L’aumento delle patologie croniche, l’impatto dei fattori di rischio comportamentali e la necessità di rendere il sistema sanitario più sostenibile stanno spingendo il Servizio Sanitario Nazionale a valorizzare la farmacia territoriale come punto di riferimento accessibile, continuo e capillare.
In questo scenario, il farmacista è chiamato a evolvere le proprie competenze e a ripensare il proprio ruolo professionale.
Quando si parla di farmacie del futuro, il concetto chiave è la prevenzione. Prevenzione primaria e secondaria rappresentano oggi una leva strategica per ridurre l’incidenza delle malattie croniche e migliorare la qualità di vita della popolazione.
Grazie alla prossimità al cittadino e alla frequenza dei contatti, la farmacia è uno dei pochi luoghi in cui è possibile intercettare precocemente segnali di rischio, bisogni inespressi e comportamenti non salutari.
Questo richiede però un cambio di paradigma: dalla logica centrata sul prodotto a un modello orientato alla presa in carico proattiva della persona.
Nelle farmacie del futuro, la relazione con il paziente-cliente diventa il punto di partenza di ogni intervento. Ascolto attivo, comunicazione chiara e capacità di costruire fiducia sono competenze fondamentali per orientare le persone verso scelte consapevoli in materia di salute.
È spesso nella quotidianità del banco che emergono segnali precoci di rischio o richieste implicite di supporto. Saperle riconoscere e gestire in modo professionale consente al farmacista di svolgere un ruolo determinante nella promozione della salute.
Un altro pilastro delle farmacie del futuro è il consiglio informato e scientificamente fondato. Il farmacista è chiamato a interpretare correttamente sintomi minori, fattori di rischio e bisogni preventivi, facendo riferimento a linee guida, strumenti di screening e buone pratiche consolidate.
Il consiglio professionale si estende:
Un counselling corretto e personalizzato contribuisce a ridurre il rischio di progressione verso condizioni patologiche e favorisce l’integrazione del cittadino nei percorsi assistenziali più appropriati.
La cornice operativa di questa evoluzione è rappresentata dalla Farmacia dei Servizi, che amplia il perimetro delle attività tradizionali includendo servizi strutturati di prevenzione, screening, monitoraggio dei parametri clinici, educazione terapeutica e supporto ai pazienti cronici.
L’adozione di protocolli condivisi, strumenti digitali e modelli organizzativi innovativi rende possibile un reale cambiamento: dalla semplice dispensazione del farmaco alla presa in carico attiva del cittadino, in integrazione con i professionisti del territorio e il sistema sanitario.
L’evoluzione delle farmacie del futuro non può prescindere da un adeguato investimento in formazione ECM. Rafforzare le competenze comunicative, relazionali e organizzative del farmacista è essenziale per rendere sostenibile e strutturato il nuovo ruolo della farmacia come Hub di prevenzione.
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